Coronavirus, anche in Spagna si va verso un allentamento delle restrizioni all’utilizzo della bicicletta
La Spagna, così come l’Italia e la Francia, era stata una delle nazioni in cui l’utilizzo della bicicletta – per motivi sportivi o ludici – era stato messo al bando. Il divieto di utilizzo promosso dal Governo guidato da Pedro Sanchez ha fatto molto discutere, soprattutto sul piano degli allenamenti, non consentiti in strada neppure ai professionisti. La cosa aveva peraltro portato a un corridore campione del mondo come Rohan Dennis a “evadere” da casa in sella alla sua bici e ad attirarsi parecchi strali per aver poi reso di pubblico dominio la sua uscita, fondamentalmente contro la legge locale.
Così come accadrà in Italia all’inizio della prossima settimana, comunque, le restrizioni all’uso della bicicletta stanno per essere sollevate anche in Spagna. “Se l’evoluzione della pandemia prosegue in modo positivo come sta succedendo in questi giorni – le parole del presidente spagnolo Sanchez – da sabato 2 maggio, permetteremo l’uscita da casa per fare attività sportiva individuale”. Il ciclismo, a dirla tutta, non è stato espressamente nominato, ma trattandosi di sport individuale dovrebbe proprio rientrare nei nuovi provvedimenti che saranno decisi dal governo iberico.
In Francia dovrebbe essere invece annunciato l’allentamento delle restrizioni relative alla pratica ciclistica a partire da lunedì 11 maggio. In chiave professionismo, quindi, e in vista di un’eventuale (ma non ancora garantita) ripresa delle gare, i vari corridori dei paesi “latini” avrebbero la possibilità di mettersi in pari con i colleghi che vivono nel nord e nel centro dell’Europa. Ancora da decifrare la situazione in Sud America, e in particolare in Colombia, dove al momento possono uscire ad allenarsi solo i professionisti che risiedono nel comune di Zipaquirá, fra cui Egan Bernal.
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